Milano, 19 mag. (LaPresse) – È stato arrestato Marco Ventura, 28 anni, vicino all’area anarchica milanese, per aver picchiato il vicequestore Antonio D’Urso nel corso della manifestazione del 1 maggio. Il giovane è accusato di violenza aggravata e lesioni per aver picchiato il funzionario di polizia con una mazza di legno.
Ad arrestare il 28enne, vicino al gruppo che faceva capo all’ex “Bottiglieria Occupata”, sono stati gli agenti della Digos di Milano e personale del commissariato di Quarto Oggiaro, diretto da D’Urso.
L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Piero Basilone, ha consentito di identificare Ventura, che a suo carico ha alcuni precedenti specifici ed era già noto alle forze di polizia.
Le immagini apparse fin dai primi momenti su alcuni importanti siti giornalistici “on-line” e sui quotidiani nazionali e locali, hanno consentito agli investigatori di attribuire allo stesso Ventura la piena responsabilità dell’aggressione. La misura è stata eseguita con urgenza per il pericolo che il soggetto potesse inquinare le prove a suo carico. Lo stesso Ventura, infatti, nei giorni immediatamente successivi ai fatti, aveva cercato di camuffarsi, tagliandosi la barba che abitualmente porta lunga. È stata anche eseguita una perquisizione locale nei confronti di un altro soggetto, R.M., 25enne milanese, denunciato a piede libero per concorso in resistenza aggravata, in quanto anch’egli riconosciuto attraverso le immagini estrapolate quale spalleggiatore dei due “picchiatori”. Anche quest’ultimo è persona nota quale esponente dei movimenti anarchici e squarterei milanesi. Il 25enne ha alle spalle diversi precedenti di polizia per l’invasione di terreni ed edifici, da ultimi quelli risalenti all’aprile 2015 con l’occupazione abusiva da parte del sodalizio “Proprietà Pirata Riot”, della “Ex Caserma Mameli” di Viale Suzzani e di un’area industriale sita a Baranzate (MI).
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