Palermo, 11 apr. (LaPresse) – Il Nas di Palermo, nel corso di un controllo a un laboratorio di analisi cliniche di Palermo, convenzionato con il Servizio sanitario regionale, ha accertato che per gli esami diagnostici venivano utilizzati reagenti scaduti di validità che determinavano risultati errati. I carabinieri hanno sequestrato reagenti per un valore di circa 25.000 euro e denunciato il direttore tecnico del laboratorio e il legale responsabile per frode in pubblica fornitura. Gli accertamenti dei militari inoltre, hanno portato alla sospensione dell’attività del laboratorio disposta dall’autorità sanitaria provinciale.
ALTRI DUE CASI RECENTI. Soltanto nella provincia di Palermo di recente sono stati scoperti dagli ispettori del Nas altri due casi analoghi: uno a Carini e un altro a Partinico, che hanno portato alla segnalazione all’autorità giudiziaria di cinque persone, tra legali responsabili di laboratorio e direttori tecnici, con il sequestro di reagenti per un valore complessivo di circa 15.000 euro. Anche per queste ultime strutture è stata avviata la procedura di revoca dell’accreditamento con il Servizio sanitario regionale e di sospensione dell’attività. L’utilizzo di reagenti scaduti rende inattendibili i risultati delle analisi, con possibili gravi conseguenze sullo stato clinico dei pazienti.
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