Venezia, 6 apr. (LaPresse) – Arresto per terrorismo a Mestre. La Polizia di Stato di Venezia, nella notte appena trascorsa, ha individuato, alloggiato in una struttura ricettiva in Venezia-Mestre, un cittadino turco che è risultato essere destinatario di un mandato di cattura internazionale a fini estradizionali per conto della Turchia, dovendo scontare una pena per il reato di terrorismo in quanto appartenente ad un gruppo armato. In particolare l’uomo ha partecipato nel 1994 all’affissione illegale di manifesti e striscioni nonché al lancio di bottiglie molotov ad Ankara, mentre nel 1995 ha compiuto un attentato negli uffici della banca di Konia Street di Ankara; inoltre è stato indagato per essere ritenuto un reclutatore per conto della associazione terroristica DHKP-C. Dopo i controlli di rito, l’uomo è stato portato nel carcere di Venezia a disposizione della Corte d’Appello locale, territorialmente competente.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano fa sapere che il latitante fermato ha 44 anni, è turco ma con cittadinanza austriaca. “Si trovava in Italia con la moglie austriaca e i figli – fa ancora sapere Alfano – e secondo le autorità turche appartiene al gruppo terroristico ‘Fronte rivoluzionario per la liberazione del popolo’ (acronimo DHKR/C), conosciuto tragicamente per il sequestro – e a seguito a questo, per la morte – del Procuratore della Repubblica turco Mehmet Selim Kiraz”. “Il latitante adesso è a disposizione della Corte di Appello per l’eventuale estradizione. Il livello di allerta è tale che, anche e soprattutto nei giorni della Pasqua, i controlli di sicurezza, su tutto il territorio, sono altissimi – si legge ancora nel comunicato del ministro -. Tutte le Forze dell’Ordine, così come stabilito dal C.A.S.A. (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo), sono impegnate senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo”.

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