Roma, 23 feb. (LaPresse) – “Siamo qui oggi per chiedere l’intervento del presidente del Consiglio Matteo Renzi. La nostra situazione è ormai insostenibile”. E’ quanto affermato da alcune centinaia di lavoratori delle case di cura Aurelia Hospital, Casa di Cura città di Roma ed European Hospital che oggi a Montecitorio hanno celebrato il funerale della sanità dopo i 160 licenziamenti collettivi avviati dalla proprietà delle tre strutture a causa dei tagli al budget decisi dalla Regione Lazio e dei rimborsi per crediti pregressi, pari a circa 30 milioni di euro, non ancora erogati dalla Regione stessa.
Tre bare, una per ogni clinica, un finto prete e due chierichetti, tre campane a morto, una sedia a rotelle e una barella, manifesti listati a lutto oltre a vari striscioni tra cui: ‘La Regione taglia le eccellenze sanitarie, ci lascia senza cure e senza lavoro”. “E’ la quinta manifestazione nel giro di due mesi. Finora nè Zingaretti nè il Ministero della Salute ci hanno dato ascolto, neanche semplicemente per comprendere le nostre ragioni. Tutti sanno della nostra grave e delicata situazione. Solo l’intervento del premier, a questo punto, può essere risolutivo. Renzi, adesso tocca a te tutelare le nostre posizioni e quelle dei pazienti che assistiamo’, hanno aggiunto i lavoratori.
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