Milano, 5 feb. (LaPresse) – E’ in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione che ha portato all’arresto di 19 persone di nazionalità romena coinvolte in un vasto giro di prostituzione. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Milano Stefania Pepe. La banda reclutava e sfruttava giovani ragazze romene, portate in Italia e costrette a prostituirsi perché minacciate e sottoposte di violenze fisiche e psicologiche. Le vittime, anche minorenni, erano in balia di concittadini romeni di etnia rom, residenti in alcuni campi nomadi milanesi. La banda si fronteggiava con altri gruppi criminali in maniera violenta per contendersi la gestione della prostituzione nell’area a Sud di Milano.
L’indagine, partita nell’agosto 2011, è partita da una serie di lettere anonime nelle quali venivano denunciate e riportate in modo puntuale le continue violenze e la condizione di schiavitù in cui erano costrette le ragazze, che venivano obbligate a prostituirsi. Nel corso dell’attività, gli agenti del commissariato Scalo Romana hanno accertato come le vittime fossero al centro di una vera e propria tratta: prima comprate e poi vendute, venivano tutte sottoposte a costanti vessazioni fisiche e morali connotate da comportamenti fortemente aggressivi.
I poliziotti hanno ricostruito tutte le fila di un’organizzazione stabile e gerarchicamente impostata, fondata sul vincolo di appartenenza etnica e familiare. Gli affiliati agivano secondo una precisa logica di gruppo e le scelte venivano decise da un numero ristretto di persone.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata