Roma, 26 gen. (LaPresse) – Nei primi nove mesi del 2014 ogni italiano ha acquistato circa 23 confezioni di medicinali, di cui 14 in regime di assistenza convenzionata. Crescono lievemente i consumi, i farmaci per il sistema cardiovascolare si confermano i più utilizzati. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, sull’uso dei farmaci nei primi 9 mesi del 2014. Gli antidepressivi si confermano al primo posto per prescrizione tra i farmaci del sistema nervoso centrale. Gli antineoplastici e immunomodulatori al primo posto per spesa pubblica. La spesa farmaceutica nazionale totale è stata pari a 19,9 miliardi di euro, il 75,6% dei quali rimborsato dal Servizio sanitario nazionale. Lieve riduzione della spesa privata, che ammonta a 5.963 milioni di euro.
Il rapporto Aifa evidenzia che cresce l’utilizzo dei medicinali a brevetto scaduto, che costituiscono ormai oltre il 70% dei consumi e più della metà della spesa. La spesa pro capite si riduce rispetto al 2013 in quasi tutte le Regioni italiane, è la Sicilia quella che ha ridotto di più i consumi (-3,6%) e la spesa pro capite (-12%). Il consumo di antibiotici si riduce rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre cresce l’inappropriatezza nell’uso dei farmaci per il trattamento dell’ulcera e dell’esofagite.
“I dati relativi all’uso dei farmaci in Italia nei primi nove mesi del 2014 – afferma il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani – confermano la crescita costante, pur se contenuta, dei consumi e della spesa farmaceutica totale. Gli italiani hanno acquistato in media, tra gennaio e settembre dello scorso anno, 23 confezioni di medicinali e i farmaci più utilizzati sono stati, ancora una volta, quelli del sistema cardiovascolare. La spesa pubblica, invece, vede al primo posto gli antineoplastici e immunomodulatori. A fronte della riduzione della spesa convenzionata (-2,2%), assistiamo alla crescita della compartecipazione a carico del cittadino e a un aumento della spesa per i medicinali acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche (+5,6%)”.
“L’analisi dei dati OsMed – aggiunge Pani – ci consente di riscontrare ancora importanti sacche di inappropriatezza nell’uso dei farmaci per il trattamento dell’ulcera e dell’esofagite, ma anche nell’uso degli antidiabetici. Per quanto riguarda l’aderenza ai trattamenti farmacologici, ampi margini di miglioramento riguardano sia gli antidepressivi che i farmaci per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie. Quasi tutte le Regioni hanno ridotto la spesa convenzionata e la Sicilia è la Regione che ha maggiormente ridotto consumi (-3,6%) e spesa pro capite(-12,0%)”.
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