Roma, 22 nov. (LaPresse) – In pochi giorni, i carabinieri della compagnia di Frascati hanno stretto il cerchio intorno all’uomo sospettato di aver gambizzato, il 15 novembre scorso, un cittadino italiano di 50 anni, idraulico, che quella stessa mattina si era recato presso l’ospedale San Sebastiano di Frascati con un proiettile nella gamba. Sin dalle prime battute, la versione fornita dalla vittima non ha convinto i carabinieri, ai quali l’uomo aveva riferito di essere rimasto ferito mentre tentava di sedare una lite scoppiata in strada fra tre persone, nella zona di Vermicino. Avviate da subito le indagini, approfondendo le ultime ore trascorse dalla vittima prima della gambizzazione, i militari hanno scoperto che, in realtà, l’uomo quella stessa mattina aveva avuto una accesa discussione con un 34enne, con precedenti, del posto, presso la cui abitazione aveva fatto un lavoro di manutenzione, per il quale non era rimasto soddisfatto e che, pertanto, non intendeva pagare.

La discussione, dopo un alterco verbale, è degenerata, tanto che il proprietario di casa, impugnata una pistola che deteneva illecitamente, ha colpito l’idraulico, dapprima al volto con il calcio della pistola e successivamente gli ha sparato un colpo alla coscia destra. Si è poi dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. Identificato l’aggressore, le ricerche hanno consentito di rintracciarlo nei pressi della borgata Romanina, nell’abitazione di un parente. L’uomo, si è consegnato senza opporre resistenza. Sottoposto a fermo di indiziato di delitto, è attualmente ristretto presso il Carcere di Regina Coeli con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.

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