Torino, 21 nov. (La Presse) – La sentenza della Cassazione non ferma la volontà dei casalesi di proseguire la battaglia contro l’amianto. Con questo spirito la giunta comunale ha approvato, alla fine della lunghissima seduta di ieri, una delibera che avvia bonifica dal polverino di tre strutture private, per una spesa di 217mila euro. “Un segnale importante e positivo in un giorno molto triste per la città”, ha sottolineato l’assessore all’Ambiente, Luca Gioanola. “La sentenza – ha ribadito – ci ha fatto sentire, nell’immediato, impotenti. Ma non può essere così, non perderemo la speranza. Proprio ora, no. Daremo ancora più voce alla richiesta di giustizia, tutti insieme, ognuno facendo il massimo nel proprio ruolo, nella propria condizione. E proseguire spediti nella bonifica è la prima risposta di riscatto”. I tre sottotetti che verranno bonificati sono in Cantone Castello (frazione Casale Popolo), a Ticineto e in via San Giovannino a Casale Monferrato.

L’assessorato all’Ambiente sta lavorando, nel frattempo, ad un nuovo progetto che permetterà di spendere l’ultima parte dei circa 928mila euro dei fondi arrivati a Casale Monferrato per la bonifica dei polverini. “La giornata di ieri, purtroppo – ha concluso l’assessore – rimarrà indelebile nel cuore dei casalesi e di tutti i cittadini dei paesi del sito diinteresse nazionale. Come si può archiviare una causa di disastro ambientale ancora permanente, un pericolo per la salute ancora presente? Ma allora a cosa servirebbe bonificare qualcosa che intanto non fa più male dal 1986? Assurdo. A tutti noi interessa la giustizia! Per la strage di innocenti, per il disastro ambientale doloso, per la presenza di una causa permamente di contaminazione ambiantale e di rischio continuo per la salute, per il condizionamento di intere generazioni di persone incolpevoli provocato per cinico interesse da poche persone, tra cui l’imputato Stephan Schmidhneiny”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata