Bari, 20 nov. (LaPresse) – Dall’alba di oggi i carabinieri del nucleo investigativo di Bari stanno eseguendo su tutto il territorio nazionale numerosi arresti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bari su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia. Si tratta di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di ingenti quantità di cocaina, hashish e marijuana e detenzione e porto abusivo di armi. L’organizzazione smistava droga in diversi capoluoghi italiani, da Milano a Palermo. Cocaina, hashish e marijuana arrivavano sulla piazza del nord barese, tra Andria, Barletta e Trani, attraverso l’asse Colombia-Spagna.
Ogni carico di cocaina poteva valere dai 100 ai 250mila euro per un giro d’affari mensile che si aggirava intorno agli 800mila euro, che poi venivano reinvestiti anche in beni immobiliari. Per il trasporto degli stupefacenti la banda aveva sviluppato sofisticati stratagemmi per aggirare le indagini delle forze dell’ordine. Droga nascosta in doppifondi, mattoni di cemento cavi, batterie delle auto svuotate, barre di alluminio vuote, usate per il sostegno dei teloni di copertura dei camion.
Per essere sicuri di muoversi e parlare i criminali potevano contare su un’agenzia di sicurezza che effettuava bonifiche sui mezzi alla ricerca di microspie e su un’altra agenzia di pratiche automobilistiche che controllava le targhe di auto sospette per escludere pedinamenti da parte delle forze di polizia. A capo dell’organizzazione un 58enne di Andria che nell’attività criminosa aveva coinvolto anche la sua famiglia a cui la Dda ha sequestrato immobili per un valore di circa 1,5 milioni di euro. Tra questi la casa della figlia e del cognato del boss, che dichiaravano redditi ai limiti della sopravvivenza.
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