Roma, 1 nov. (LaPresse) – “E questa moltitudine è davanti a Dio e chiede: ‘Per favore, salvezza! Per favore, pace! Per favore, pane! Per favore, lavoro! Per favore, figli e nonni! Per favore, giovani con la dignità di poter lavorare!”. Così papa Francesco nell’omelia al cimitero del Verano per Ognissanti. “Questi poveri – aveva detto poco prima il santo padre – che devono fuggire per salvare la vita, dalle loro case, dai loro popoli, dai loro villaggi, nel deserto e vivono in tende, sentono il freddo, senza medicine, affamati perché il dio-uomo si è impadronito del Creato, di tutto quel bello che Dio ha fatto per noi”. “Ma chi paga la festa? Loro! I piccoli, i poveri, quelli che da persona sono finiti in scarto. E questo non è storia antica: succede oggi. Dirò di più: sembra che questa gente, questi bambini affamati, ammalati, sembra – ha aggiunto Bergoglio – che non contino, che siano di un’altra specie, non siano umani”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: