Genova, 12 ott. (LaPresse) – Almeno sette milioni di euro è la somma che sarebbe necessaria per riaprire con i primi interventi tutti i tratti delle strade provinciali colpiti dall’alluvione, “ma serviranno altre risorse per le messe in sicurezza definitive, e bisogna tenere anche conto che l’emergenza continua e potrebbe scatenare altri problemi”, spiega il commissario straordinario della Provincia di Genova Piero Fossati.
Squadre e mezzi della viabilità provinciale proseguono intanto controlli e interventi sul territorio: riaperta ieri pomeriggio – a senso unico alternato, per ora ai mezzi leggeri e se le condizioni meteo lo permetteranno da domani anche a quelli pesanti – la provinciale 226 a Ponte di Savignone. Sono state invece chiuse altre provinciali: la 3 di Crocetta d’Orero, al km. 4,5 nel Comune di Serra Riccò, a monte del capoluogo, per un cedimento della carreggiata provocato dalla violenta piena del torrente Secca, e la 85 di Verici, nel Comune di Cicagna, per l’aggravarsi nelle ultime ore di un cedimento stradale, mentre sempre in Val Fontanabuona è riaperta da ieri, dopo lo sgombero di una frana, la provinciale 23 della Scoglina a Favale di Malvaro.
La provinciale 62 Franco Rolandi a Torriglia è ancora chiusa per frane, ma le tre frazioni di Casaleggio, Cavorsi e Obbi sono comunque raggiungibili: la prima da Torriglia e le altre due dalla direzione di Laccio. Sulla 226 della Valle Scrivia restano chiusi due tratti: a Casella, dove lo Scrivia ha demolito un centinaio di metri del muro d’argine della variante parallela al torrente (con transito deviato sulla viabilità comunale), e nel centro di Montoggio, Comune tra i più colpiti dall’alluvione, dove per poter riaprire il transito dovrà prima essere ripristinato il collettore sotto la strada del rio che ha invaso la carreggiata.
Chiuse anche la provinciale 15 del Brugneto a Conio Aveno, nel Comune di Rondanina, dove l’alluvione ha cancellato un tratto di quaranta metri di carreggiata, la 21 di Neirone, dove sul lato della Val Trebbia sono un centinaio i metri di strada demoliti, la 586 della Val d’Aveto, al km. 49,2 nel Comune di Borzonasca, per un grosso cedimento della carreggiat,a e la provinciale 20 di San Marco d’Urri, dove il crollo di un piccolo ponte e un cedimento molto rilevante fra i km 10 e 12 obbligano i residenti della frazione Rossi a un lungo giro, attraverso il passo del Portello e passando per Torriglia, per scendere in Fontanabuona.

