Genova, 15 set. (LaPresse). La Procura di Genova potrebbe far eseguire una perizia psichiatrica su Remo Carbone, il 53enne accusato di aver ucciso a colpi d’ascia nella sua abitazione di Davagna, nell’entroterra di Genova, la vicina di casa Barbara Carbone. Per l’uomo, detenuto nel carcere di Marassi, non è stato ancora fissato l’interrogatorio di garanzia davanti al gip. I carabinieri aspettano di sentire il marito della donna, ricoverato da ieri mattina in ospedale in stato di choc.

Carbone, che ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha problemi psichici ed è in cura presso il dipartimento di salute mentale dell’ospedale San Martino di Genova. Secondo una prima ricostruzione il 53enne avrebbe ucciso la donna, che lo accudiva portandogli medicine e cibo, colpendola alle spalle con tre colpi d’ascia. Poi avrebbe trascinato il corpo nella camera da letto della sua abitazione. Al mattino avrebbe dato fuoco al materasso e sarebbe fuggito in auto. Secondo quanto appreso, una parte della testa della donna sarebbe stata ritrovata dagli investigatori dentro un secchio.

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