Roma, 9 set. (LaPresse) – In Italia “vi sono stati recentemente segni importanti di miglioramento nella qualità dell’istruzione di base”. Lo afferma l’Ocse nel suo rapporto ‘Uno sguardo sull’istruzione 2014’, precisando che tra il 2003 e il 2012 la percentuale di studenti quindicenni che anno conseguito risultati nella fascia inferiore della scala di competenze in matematica, con il sistema di valutazione conosciuto come Pisa, è diminuita dal 32% al 25%.
Inoltre, i risultati dello studio del 2012 sulle competenze degli adulti (Piaac) mostrano che i 25-34enni italiani ottengono migliori risultati nelle prove di lettura e di comprensione di informazioni numeriche e di idee matematiche (competenze matematiche) rispetto alle generazioni precedenti (35-44 anni) e con un margine più ampio di differenza rispetto a molti altri Paesi. Per l’Ocse questo risultato è “probabilmente ascrivibile a una migliore istruzione di base”.
Tuttavia, sottolinea il rapporto, “il livello medio di competenze in comprensione dei testi scritti (lettura) e matematiche in Italia resta basso rispetto ad altri Paesi”. I risultati medi ottenuti nelle prove matematiche dalla coorte dei 25-34enni in Italia si situavano in penultima posizione rispetto ai Paesi e alle regioni subnazionali che hanno partecipato all’indagine dell’Ocse del 2012 sulle competenze degli adulti. Solo i giovani adulti spagnoli, evidenzia l’Ocse, hanno ottenuto risultati inferiori. In comprensione di un testo scritto, i giovani italiani 25-34enni hanno ottenuto il punteggio più basso tra i Paesi partecipanti.
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