Napoli, 5 set. (LaPresse) – Un 17enne è morto, ucciso da un colpo di pistola sparato da un carabiniere. E’ successo a Napoli, nel quartiere Traiano, nella notte. Il ragazzo era in fuga, inseguito dai militari dell’Arma, dopo che lo scooter su cui era a bordo, insieme ad altre due persone, non si è fermato all’alt della volante. Il comando provinciale dei carabinieri, in una nota, parla di un colpo “esploso accidentalmente” dalla pistola di ordinanza.

Davide Bifulco, questo il nome del 17enne ucciso con un colpo di pistola del militare, era incensurato.Non si sarebbe fermato all’alt intimato dai militari perché viaggiava a bordo di uno scooter non suo, senza assicurazione nè patentino. Lo raccontano alcuni amici e parenti della vittima.

Con lui è stato fermato un 18enne, con precedenti penali. Il terzo ragazzo che era in sella allo scooter è riuscito a fuggire ed è ancora irreperibile. Secondo i carabinieri sarebbe un latitante evaso già da alcuni mesi dagli arresti domiciliari.

LA RICOSTRUZIONE. Questa notte, i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli, che stavano pattugliando il quartiere, hanno notato 3 persone in sella a uno scooter in viale Traiano. Secondo una prima ricostruzione, lo scooter non si sarebbe fermato all’alt e successivamente ne sarebbe nato un inseguimento, che si è concluso in via Cinthia, quando il conducente dello scooter ha urtato un’aiuola perdendo il controllo del mezzo.

Mentre un militare stava cercando di raggiungere uno dei giovani che aveva provato a fuggire, l’altro carabiniere, che stava bloccando due dei ragazzi fermati, ha accidentalmente esploso un colpo con la pistola d’ordinanza. Il proiettile ha raggiunto uno dei tre sospetti, un 17enne. Il giovane è stato soccorso e portato all’ospedale San Paolo, dove è morto. L’ autorità giudiziaria sta ancora interrogando alcuni testimoni per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

NOTTE DI PROTESTE E DANNI AD AUTO PER MORTE 17ENNE – Proteste nella notte a Napoli dopo la morte di un 17enne, ucciso dal colpo di pistola sparato accidentalmente da un carabiniere dopo un inseguimento. Alcune persone del rione Traiano, dove è avvenuta la tragedia, sono scese in strada e hanno danneggiato 8 auto, tra cui quelle di polizia e carabinieri intervenuti sul posto. Ressa anche all’ospedale San Paolo, dove si trova la salma del 17enne.

TESTIMONE: RAGAZZO UCCISO COLPITO DA POCHI METRI- “Era di spalle quando gli hanno sparato da una distanza di meno di tre metri. Poi l’hanno ammanettato. Ho visto tutto”. A parlare è Enrico Nocera, un giovane che ha assistito questa notte alla morte di Davide Bifolco, il 17enne ucciso da un carabiniere nel corso di un inseguimento a Napoli. Enrico, che indossa una megliatta mimetica con il ritratto di Mao Zedong e un cappellino nero, era a pochi metri di distanza dal punto dove è morto il 17enne, seduto sul muretto di un circolo ricreativo. “Hanno ammanettato Salvatore (il 18enne che era con Davide sullo scooter, ndr) faccia per terra accanto al cadavere”, ha aggiunto Enrico.

LA MADRE DEL 17ENNE UCCISO: HANNO AMMAZZATO ANCHE ME – Piange e si dispera da ieri notte, circondata dai parenti e dai vicini del rione Traiano a Napoli che provano a consolarla ma che esprimono anche rabbia contro la forze dell’ordine. “Oggi hanno ammazzato anche me”, continua a ripetere Flora Mussorofo, mamma di Davide Bifolco, il ragazzo ucciso nella notte a Napoli da un colpo esploso dalla pistola di un carabiniere. La signora ‘Loretta’, come la chiamano i conoscenti, è stata svegliata nella notte e dell’istante in cui ha visto il figlio steso a terra ricorda soprattutto la paura. “Era un bravo ragazzo – dice uno zio – la sua passione più grande era giocare a calcio. Aveva ricevuto anche i complimenti di Pasquale Foggia (ex attaccante di Lazio e Cagliari, convocato anche più volte in Nazionale, originario proprio del rione Traino, ndr)”.

LA DISPERAZIONE DEL PADRE DEL GIOVANE MORTO – Era al lavoro in un mercato rionale fuori Napoli, con un bancherella che vende biancheria, Giovanni Bifolco, il padre di Davide, il 17enne ucciso nel capoluogo campano da un colpo di pistola partito dall’arma di ordinanza di un carabiniere. L’uomo, appena ha saputo la notizia della morte del figlio, è ritornato in città. Scene di disperazione e rabbia, al suo rientro al rione Traiano.

“Io ora campo solo per ‘chillo”, ha iniziato ad urlare in dialetto riferendosi al militare che ha colpito il figlio. Secondo la ricostruzione dei carabinieri Davide è stato ucciso da un proiettile partito accidentalmente.

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