Milano, 21 ago. (LaPresse) – Il Comune di Brembate (Bergamo) e tutti i cittadini sono vicini alla famiglia di Vanessa Marzullo “nel silenzio e nella preghiera, sono più eloquenti di mille altri manifestazioni pubbliche”. Così Mario Doneda, sindaco del paese del bergamasco dove abita la famiglia della volontaria rapita in Siria insieme all’amica Greta Ramelli di Besozzo, nel varesotto. Secondo il Guardian, l’Isis, il movimento estremista sunnita che sta creando un califfato a cavallo tra Siria e Iraq, avrebbe catturato quattro nuovi ostaggi nella zona di Aleppo, nel nord della Siria, tra cui due donne italiane. Il quotidiano non riporta i nomi degli ostaggi e non cita alcuna fonte, ma questa rivelazione ha fatto salire la preoccupazione per le due cooperanti lombarde. “La famiglia di Vanessa – ha aggiunto il sindaco – ha chiesto la massima riservatezza sul rapimento della figlia in Siria, così come ha domandato loro la Farnesina e stanno gestendo la situazione autonomamente. Noi non siamo al corrente degli ultimi sviluppi”.
Al momento la famiglia di Vanessa, di origine siciliana, “non risiede nel nostro Comune, per ragioni tecniche – prosegue – a loro abbiamo dato tutta la nostra disponibilità, ma per il momento da parte loro non sono arrivate richieste”. “Siamo tutti in attesa e come padre – prosegue Doneda – non posso che condividere il senso di preoccupazione e angoscia per una figlia così giovane che manca da casa”.
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