Torino, 31 lug. (La Presse) – I resti di una basilica paleocristiana del IV-V secolo. Sono emersi a Torino, in corso Palermo angolo via Ancona, nella zona del quartiere Aurora dove sorgerà il nuovo centro direzionale Lavazza. L’azienda ha deciso di rendere visibile e fruibile al pubblico la nuova scoperta archeologica, introducendo una variante al progetto originario e dando vita al nuovo progetto Nuvola, curato dall’architetto Cino Zucchi. Sono stati così modificati i piani interrati del palazzo ed è stata realizzata una copertura per garantire la corretta conservazione dell’area.
I cittadini, passeggiando sul marciapiede, potranno vedere i resti dell’antica basilica e in futuro verranno organizzati dei turni di visita grazie all’accordo firmato oggi tra Lavazza, la Città di Torino e la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte. L’area del ritrovamento si trova all’esterno del lato settentrionale di una cinta muraria urbica di età romana. In questa area lungo la Dora, sorgeva una necropoli forse già usata dall’inizio dell’età imperiale. Era una necropoli usata da famiglie notabili che ha subito progressive modifiche nel corso dei secoli. In particolare nell’area era stato edificato un mausoleo con una grande tomba del quarto secolo e successivamente una basilica, che inglobava il mausoleo, con un unica abside circolare e una serie di importanti tombe all’interno e un oratorio paleocristiano. “Si tratta di un ritrovamento eccezionale in un luogo eccezionale” ha spiegato la sovrintendente dei beni archeologici piemontesi Egle Micheletto.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata