Vibo Valentia, 28 lug. (LaPresse) – Arrestato in Romania su mandato di arresto europeo il responsabile dell’omicidio, a seguito di rapina, di un’anziana donna a Soriano Calabro, in provincia di Vibo Valentia. Il delitto era avvenuto il 23 novembre del 2013. Il 23 novembre scorso i carabinieri della compagnia di Serra San Bruno, a seguito di una segnalazione pervenuta sul 112, erano intervenuti presso l’abitazione di Lucia Ioppolo, 86 anni, residente in via della Resistenza nr. 45 del Comune di Soriano Calabro. La donna, un’anziana bisognosa di cure, è stata rinvenuta esanime in un corridoio posto al pian terreno della propria abitazione, vistosamente messa a soqquadro, verosimilmente nella ricerca di denaro e monili in oro. Il medico legale, intervenuto sul posto, riconduceva la causa del decesso a soffocamento. Le successive indagini vecchio stampo, condotte in strada e interrogando numerosissime persone, orientavano i sospetti su un cittadino rumeno, Erdei Romeo Bogdan, ventitreenne, convivente con i propri genitori in un’abitazione limitrofa a quella dell’anziana, ma rifugiatosi in Romania proprio all’indomani dell’omicidio.

L’anziana donna era solita incaricare alcune persone per l’acquisto dei medicinali che le venivano prescritti, tra cui Bogdan e in cambio dava un pasto caldo, generi di prima necessità oppure 10 euro. Ma il giovane aveva forse intuito che la signora aveva qualcosa di più in casa ed il 23 novembre, approfittando della sua momentanea assenza, aveva iniziato a rovistare in casa, fin quando, sorpreso, aveva soffocato l’anziana, che in un estremo tentativo di difesa, aveva cercato di allontanare l’aggressore. Il sopralluogo dei carabinieri dopo l’omicidio non solo ha permesso di rinvenire il gruzzolo dell’anziana (contante e monili in oro per circa 3.000 euro, nascosti dietro una dispensa), ma anche di repertare, sotto le unghie della vittima, tracce biologiche.

Nel frattempo i genitori di Bogdan stavano cercando di far cadere le attenzioni degli investigatori su un altro cittadino rumeno attraverso indicazioni parziali, che mischiavano elementi di verità ad altri completamente fuorvianti. A quel punto bisognava solo aspettare. Bogdan è tornato a Soriano Calabro, dopo diversi mesi, per un breve incontro con i genitori, forse per sviare completamente i sospetti su di lui. I carabinieri, durante un controllo casuale, hanno compiuto un campionamento biologico salivare. Il Dna così acquisito è stato inviato al Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Messina per la comparazione con quello prelevato dai militari sotto le unghie della vittima durante il sopralluogo, ottenendo la piena conferma della corrispondenza genetica dei due genotipi esaminati.

La magistratura, concordando con gli elementi acquisiti dai carabinieri, nel mese di maggio ha emesso un mandato di arresto europeo per il 23enne il quale, rintracciato dalla polizia nazionale romena per il tramite del Dipartimento Centrale di Polizia Criminale, sarà, a breve, estradato in Italia per essere giudicato. I dettagli dell’operazione ‘Nemesi’ saranno resi noti oggi alle 11.30 durante una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, alla presenza del Procuratore Capo e dei Carabinieri che hanno condotto le indagini.

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