Città del Vaticano, 24 lug. (LaPresse) – Incontro privato tra papa Francesco e Meriam Yehya Ibrahim, la cristiana che era stata condannata a morte per apostasia, che ha lasciato il Sudan questa notte ed è atterrata in mattinata a Ciampino. L’incontro è avvenuto alle 13, presso la Domus Sanctae Marthae. Meriam era accompagnata dal marito Daniel Wani e dai due piccoli bimbi, Martin di un anno e mezzo, e Maya, nata in carcere due mesi fa.

La famiglia era accompagnata dal vice ministro degli Esteri italiano Lapo Pistelli, che si era recato ieri in Sudan per completare la trattativa e accompagnare Meriam e i suoi in Italia, dove si preparano per trasferirsi negli Stati Uniti. “L’incontro – si legge in una nota del Vaticano – è durato poco meno di mezz’ora e si è svolto in un clima sereno e affettuoso”. Il Papa ha ringraziato Meriam e la sua famiglia per la coraggiosa testimonianza di costanza nella fede. Meriam ha ringraziato per il grande sostegno e conforto ricevuto dalla preghiera del Papa e di tante altre persone credenti e di buona volontà. Il segretario particolare del Papa, monsignor Yohannis Gaid, ha svolto servizio di interprete.

Alla fine il Papa ha salutato anche il personale italiano che accompagna la famiglia di Meriam in questo passaggio in Italia. Con questo gesto, spiega ancora la nota, il Papa ha voluto manifestare “la sua vicinanza, attenzione e preghiera anche per tutti coloro che soffrono per la loro fede e in particolare per i cristiani che subiscono persecuzioni o limitazioni imposte alla libertà religiosa”.

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