Roma, 21 lug.(LaPresse)- La guardia di finanza ha sequestrato questa mattina venti tra aziende e società oltre a capitali, immobili, auto, motoveicoli e numerosi rapporti finanziari, per un valore complessivo di stima pari a circa 43 milioni di euro, riconducibili a Sergio Anderlucci, Tiziana Fiorucci e Mario Pepe, soggetti già deferiti all’autorià giudiziaria di Velletri per violazione della normativa sugli stupefacenti e ritenuti pericolosi per la sicurezza e la pubblica moralità.

L’operazione nasce da complesse indagini patrimoniali, avviate nel 2013 su delega del procuratore capo della procura di Velletri Francesco Prete e del sostituto iovanni Taglialatela, che hanno consentito di confermare e rafforzare le evidenze investigative in precedenza acquisite circa l’esistenza di un gruppo criminale che, attingendo risorse finanziarie anche dai proventi dello spaccio e del traffico di sostanze stupefacenti, avrebbe costituito una serie di società aventi sede – prevalentemente – nel comune di Albano Laziale. Le società, in base a quanto riferiscono gli inquirenti, operavano in svariati settori economici. Gli accertamenti patrimoniali, a quanto si apprende, hanno permesso di ricostruire compiutamente la fitta rete degli interessi commerciali e l’entità degli investimenti effettuati dagli arrestati, localizzati sempre nell’area dei Castelli Romani, tra Albano Laziale e Genzano di Roma. I tre si sarebbero serviti, per tale scopo, anche di ulteriori soggetti, facenti parte dei rispettivi nuclei familiari nonchè di prestanome.

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