Roma, 19 lug. (LaPresse) – “Ancora una volta a causare le morti sono le esalazioni di monossido di carbonio nella stiva della nave”. Lo ha detto ai microfoni di RaiNews24 Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, commentando le ultime morti in mare, avvenute nel barcone con 600 profughi soccorso a 80 miglia da Lampedusa. “Le condizioni di questi viaggi – ha aggiunto – sono sempre più pericolose e causano decine di vittime ogni giorno”. La portavoce dell’Unhcr ha poi assicurato che “da circa 48 ore si susseguono operazioni ininterrotte di soccorso attraverso mercantili, navi militari e della guardia costiera”. Ma l’allarme resta alto: secondo l’agenzia delle Nazioni Unite attualmente “ci sono miriadi di imbarcazioni in mare”. “La maggior parte delle persone – ha concluso Sami – è in fuga dalle guerre, si tratta quindi di rifugiati”.

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