Frosinone, 17 lug. (LaPresse) – La squadra mobile di Frosinone, in collaborazione con la polizia stradale del capoluogo, sta procedendo all’esecuzione di 20 misure restrittive nei confronti di persone ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Sono state inoltre sequestrate, nell’ambito dell’operazione denominata ‘Grand Hotel’, due prestigiose ville e auto di lusso, per un valore di milioni di euro.

Le indagini sono cominciate il 18 aprile del 2012, quando una trentasettenne romana è rimasta vittima di un incidente stradale sulla tratta dell’A1 ricadente nella giurisdizione di Frosinone. Sul posto la polizia stradale ha recuperato negli indumenti della donna una dose di cocaina avvolta in un scontrino di un autogrill e un telefono cellulare. Insieme agli investigatori della squadra mobile sono risaliti al probabile fornitore, una donna poco più che quarantenne sposata con un noto esponente di una famiglia di etnia Rom all’epoca detenuto perchè accusato insieme al fratello di aver ferito nel 2011 a Frosinone a colpi di arma da fuoco il cognato appartenente a un’altra famiglia rom.

Il gesto era riconducibile a un regolamento di conti per il controllo del traffico di droga. Le successive indagini hanno confermato l’attività di spaccio della donna e hanno consentito di risalire ai corrieri e fornitori dell’organizzazione. Una vera e propria associazione a delinquere che ha chiamato in campo anche la Dda di Roma. Due ventenni romani hanno avuto nell’azienda criminale il ruolo di corrieri, mentre capo indiscusso dell’organizzazione, operante su Roma, un quarantaquattrenne della famiglia Di Silvio, legato al clan Casamonica per averne sposato una nipote. Quest’ultimo riforniva in modo continuativo famiglie Rom dedite allo spaccio e operanti perlopiù a Frosinone, Venafro e Avezzano.

Le 20 misure restrittive eseguite questa mattina, nei confronti di appartenenti perlopiù a famiglie Rom, si aggiungono ad altre 11 eseguite nel corso dell’attività investigativa, con il sequestro di oltre 800 grammi di cocaina purissima. La regola dell’organizzazione, che avrebbe dovuto garantire un minor indice di rischio, era minime quantità di rifornimento con consegne giornaliere. Ingente il patrimonio accumulato, caratterizzato anche da prestigiosi immobili. Una vita all’insegna del lusso sfrenato, da qui il nome dell’operazione di polizia, ostentando un’inverosimile situazione di indigenza che aveva garantito alle titolari delle ville holliwoodiane anche l’esenzione per le prestazioni sanitarie. Gli immobili, a Frosinone e Ferentino, sono state sequestrate, così come due auto di lusso.

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