Napoli, 17 lug. (LaPresse) – Dalla fiction alla realtà: i responsabili della produzione della serie televisiva ‘Gomorra’ sono caduti nella rete estorsiva di affiliati del clan camorristico dei Gallo-Pisielli. Tre sono finiti in manette, arrestati dai carabinieri di Torre Annunziata (Napoli) su richiesta della Dda. Si tratta di Francesco Gallo, attualmente detenuto e ritenuto uno dei capi del clan, e dei genitori Raffaele Gallo e Annunziata De Simone.
Per le riprese avvenute lo scorso anno, la società di produzione Cattleya aveva individuato come location l’abitazione di Francesco Gallo a parco Penniniello a Torre Annunziata, usata come casa della ‘famiglia Savastano’, protagonista della serie. Cattleya aveva accettato di pagare 30mila euro in cinque rate, ma dopo il versamento della prima, a marzo 2013, il 4 aprile Francesco Gallo è stato arrestato per associazione camorristica e la sua abitazione, dove stavano per iniziare le riprese, è stata sequestrata. Nel corso di intercettazioni telefoniche e ambientali, effettuate senza che gli interessati lo sapessero, è emerso che i parenti di Gallo avevano ottenuto da alcuni addetti alla produzione il pagamento di un’altra rata, anche se il canone doveva essere versato solo all’amministratore giudiziario nominato dal giudice.
La produzione non ha poi versato altre somme, trattando direttamente con la famiglia Gallo, senza informare l’autorità giudiziaria. La procura ha presentato appello contro il rigetto del giudice di altre ipotesi di reato contestate agli indagati, quali associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di droga e corruzione.
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