Milano, 26 giu. (LaPresse) – Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone ha istituito l’Unità operativa speciale Expo 2015. Il provvedimento è stato pubblicato sul sito internet dell’Autorità. I compiti dell’unità sono “di controllo e di vigilanza – si legge nella delibera riportata sul sito – sulla correttezza e trasparenza delle procedure connesse alla realizzazione delle opere del grande evento”.

“Chiederò – ha annunciato Cantone – di inserire nell’assegnazione degli appalti la norma della legge Severino che impedisce l’attribuzione in caso di violazioni gravi”. “Credo – ha spiegato – che la norma non sia applicabile” agli appalti già assegnati per l’Expo “perché prevede l’inserimento di una clausola contrattuale. Quella clausola se non è espressamente prevista nei contratti non può essere prevista ex post”.

E’ molto importante intervenire prima che la corruzione avvenga, ha sottolineato, perché “credere che tutto possa essere risolto col procedimento penale è illusorio: se tizio o caio hanno pagato per un appalto lo sapremo nel 2019, se va bene”.

Avrà successo la nuova Unità speciale, riuscendo a tenere la corruzione lontana da Expo? “Sono scaramantico, porterò qualche corno in più”, ha annunciato Cantone, spiegando: “Sono napoletano e fiero di esserlo”.

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