Città del Vaticano (Vaticano), 4 giu. (LaPresse) – Il dono della pietà che ci porta a vivere come figli di Dio “nello stesso tempo ci aiuta a riversare questo amore anche sugli altri e a riconoscerli come fratelli. E allora sì che saremo mossi da sentimenti di pietà non di pietismo! Nei confronti di chi ci sta accanto e di coloro che incontriamo ogni giorno. Perché dico non di pietismo? Perché alcuni pensano che avere pietà è chiudere gli occhi, fare una faccia da immaginetta, far finta di essere come un santo. In piemontese noi diciamo: fare la ‘mugna quacia’”. Lo ha detto papa Francesco ricordando un detto della sua regione di origine durante l’udienza generale del mercoledì, rivolgendosi ai circa 50mila fedeli presenti in Piazza San Pietro. “Questo non è il dono della pietà – ha specificato il papa -. Il dono della pietà significa essere davvero capaci di gioire con chi è nella gioia, di piangere con chi piange, di stare vicini a chi è solo o angosciato, di correggere chi è nell’errore, di consolare chi è afflitto, di accogliere e soccorrere chi è nel bisogno”.
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