Roma, 7 mag. (LaPresse) – La guardia di finanza ha segnalato alla Corte dei conti 83 medici di tutta Italia per violazioni alle norme che disciplinano l’attività intramoenia, con un danno erariale di 6 milioni di euro. Tra questi, 48 dovranno anche rispondere di truffa aggravata e peculato per aver trattenuto illecitamente compensi spettanti alle aziende sanitarie di appartenenza. L’attività ispettiva, svolta in 18 regioni e 65 province, ha permesso di segnalare dirigenti medici che hanno assunto incarichi extraprofessionali non autorizzati in strutture sanitarie private e di denunciare quelli che, invece, hanno truffato le Asl non dichiarando le attività svolte nelle strutture pubbliche e trattenendo le quote dei compensi spettanti al Servizio sanitario nazionale.
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