Città del Vaticano (Vaticano), 4 mag. (LaPresse) – “Saluto l’associazione Meter, che da quasi vent’anni lotta contro ogni forma di abuso sui minori. Grazie per il vostro impegno. Come pure i partecipanti alla marcia per la vita, che quest’anno ha un carattere internazionale ed ecumenico. A voi dico: andate avanti”. Con queste parole Papa Francesco ha salutato i partecipanti alla marcia della vita, appuntamento annuale dei cattolici antiabortisti. In migliaia si sono ritrovati alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, per marciare in corteo lungo via della Conciliazione fino a piazza San Pietro. Dietro allo striscione di apertura, un trenino elettrico che traina due carrozze con a bordo tanti bambini. Tanti i cartelli contro l’aborto. Su uno si leggeva ‘Aborto: già un miliardo di vittime’. Su un altro ‘L’aborto ferisce, Gesù guarisce’. Presente anche un gruppo di sacerdoti che suovava le percussioni e un gruppo di suore che cantava.
“PREGHIAMO PER L’UCRAINA E L’AFGHANISTAN”. Papa Francesco, affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il Regina Coeli con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro per il consueto appuntamento domenicale, ha pregato per le vittime delle violenze in Ucraina e della frana che si è verificata in un villaggio dell’Afghanistan. “Cari fratelli e sorelle, desidero invitarvi ad affidare alla Madonna la situazione in Ucraina, dove non cessano le tensioni – ha detto – Prego con voi per le vittime di questi giorni, chiedendo che il Signore infonda nei cuori di tutti sentimenti di pacificazione e di fratellanza”. “Preghiamo anche per i defunti a causa dell’enorme frana che si è abbattuta due giorni fa su un villaggio dell’Afghanistan – ha aggiunto – Dio Onnipotente, che conosce il nome di ognuno di loro, accolga tutti nella sua pace; e dia ai superstiti la forza di andare avanti, con il sostegno di quanti si adopereranno per alleviare le loro sofferenze”.
PRESTO IN VISITA AL POLICLINICO GEMELLI. Il Pontefice ha inoltra annunciato che “presto” si recherà in visita “qui a Roma alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e al Policlinico ‘Gemelli’, che compie 50 anni di vita”.
“LEGGETE SEMPRE IL VANGELO”. Prima del Regina Coieli, Bergoglio ha invitato i fedeli a leggere sempre il Vangelo e a confidare nella parole di Dio che dona gioia: “La strada di Emmaus diventa simbolo del nostro cammino di fede: le Scritture e l’Eucaristia sono gli elementi indispensabili per l’incontro con il Signore. Anche noi arriviamo spesso alla Messa domenicale con le nostre preoccupazioni, le nostre difficoltà e delusioni. La vita a volte ci ferisce e noi ce ne andiamo tristi, verso la nostra ‘Emmaus’, voltando le spalle al disegno di Dio. Ci allontaniamo da Dio, ma ci accoglie la Liturgia della Parola: Gesù ci spiega le Scritture e riaccende nei nostri cuori il calore della fede e della speranza”.”Per intercessione di Maria Santissima – ha detto ancora – preghiamo affinché ogni cristiano, rivivendo l’esperienza dei discepoli di Emmaus, specialmente nella Messa domenicale, riscopra la grazia dell’incontro trasformante con il Signore risorto. C’è sempre una Parola di Dio che ci dà l’orientamento dopo i nostri sbandamenti; e attraverso le nostre stanchezze e delusioni c’è sempre un Pane spezzato che ci fa andare avanti nel cammino”.
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