Perugia, 30 apr. (LaPresse) – L’effetto delle rivelazioni di Edward Snowden sul giornalismo, lo stato dei media indipendenti in Russia, la Siria, la guerra e i media, l’approssimarsi dell’era all-digital. Sono alcuni dei temi al centro dell’ottava edizione del Festival internazionale del giornalismo di Perugia, che inaugura oggi e fino al 4 maggio ospiterà oltre 500 speaker da tutto il mondo e più di 200 eventi a ingresso libero.

Tra gli ospiti politici il presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, l’ex ministra per l’Integrazione Cécile Kyenge e Luigi Di Maio, deputato del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Camera. Gian Antonio Stella e Don Ciotti affronteranno il tema della corruzione, da Mani Pulite fino ai giorni nostri, mentre Pif sarà protagonista di una serata dedicata ai ‘Racconti di mafia’.

Sul palco di Perugia si alterneranno nomi noti della comunicazione e del giornalismo, della carta stampata e del piccolo schermo, da Marco Travaglio a Corrado Augias, il presidente di Rcs Libri Paolo Mieli, il fotografo Oliviero Toscani. E ancora, Vittorio Zucconi, Beppe Severgnini, Mario Calabresi, Corrado Formigli, lo scrittore Francesco Piccolo, Daria Bignardi, Diego Bianchi, in arte Zoro con il suo ‘Gazebo’, insieme a Marco Dambrosio Makkox e Antonio Sofi.

Tra le presenze internazionali, per fare solo alcuni nomi, il direttore del Guardian Alan Rusbridger, Margaret Sullivan, public editor del New York Times ed ex-vicepresidente di The Buffalo News, prima donna a ricoprire il ruolo di direttore della testata, il senior director di Google Richard Gingras e il premiato blogger finanziario per Reuters Felix Salmon.

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