Città del Vaticano, 20 apr. (LaPresse) – Piazza San Pietro gremita per la messa di Pasqua celebrata da Papa Francesco. Il pontefice ha rivolto ai fedeli il consueto messaggio pasquale e la benedizione urbi et orbi. Bergoglio si è rivolto al Signore Risorto pregando per “gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto di sfruttamento e di abbandono” ma ha anche chiesto a Gesù un aiuto per “sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli immensi sprechi di cui spesso siamo complici”. Il Papa ha poi rivolto il suo pensiero alla popolazione della Siria “perché quanti soffrono le conseguenze del conflitto possano ricevere i necessari aiuti umanitari e le parti in causa non usino più la forza per seminare morte, soprattutto contro la popolazione inerme, ma abbiano l’audacia di negoziare la pace, ormai da troppo tempo attesa”. Una preghiera anche per “le vittime delle violenze fratricide in Iraq” e a sostegno delle “speranze suscitate dalla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi”. Infine una richiesta a Gesù per l’Ucraina, affinchè illumini e ispiri “iniziative di pacificazione”, perchè “tutte le parti interessate, sostenute dalla Comunità internazionale, intraprendano ogni sforzo per impedire la violenza e costruire, in uno spirito di unità e di dialogo, il futuro del Paese”.

“In ogni situazione umana, segnata dalla fragilità, dal peccato e dalla morte – ha detto Bergoglio – la Buona Notizia non è soltanto una parola, ma è una testimonianza di amore gratuito e fedele: è uscire da sé per andare incontro all’altro, è stare vicino a chi è ferito dalla vita, è condividere con chi manca del necessario, è rimanere accanto a chi è malato o vecchio o escluso. Venite e vedete: l’amore è più forte, l’amore dona vita, l’amore fa fiorire la speranza nel deserto”

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