Roma, 29 mar. (LaPresse)- Marcello Di Finizio, imprenditore di Trieste, per la quarta volta è salito sulla cupola di San Pietro. L’uomo non è nuovo ad imprese di questo tipo: già lo scorso maggio e poi ancora luglio e ottobre, si era arrampicato su uno degli anelli esponendo uno striscione anti-euro. Titolare della ‘voce della Luna’, un locale distrutto da un incendio nel giugno del 2008 e ulteriormente danneggiato dalla mareggiata, al tempo del governo Monti riuscì a parlare con l’allora ministro dello Sport, Piero Gnudi al telefono. Si era schierato contro banche, politici e la legge Bolkestein sulle assegnazioni demaniali, che a suo dire comprometterebbe la prosecuzione della sua attività imprenditoriale.

“Mi hanno mentito per tre volte – scrive su Facebook -, ma non darò loro la soddisfazione di suicidarmi, io combatterò sempre per difendere la mia casa e il mio lavoro fino all’ultimo respiro. Se vogliono ammazzarmi (ammazzare la gente) lo devono fare davanti a tutti, affinché sia chiaro che questi non sono suicidi, ma omicidi di stato”. “E’ sempre sbagliato mettere la gente, la società civile, il tessuto produttivo di questo paese, nelle condizioni di non avere più nulla da perdere – conclude -. La storia lo insegna!”.

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