Roma, 28 mar. (LaPresse) – La procura di Roma, dopo aver sollecitato nei mesi scorsi l’archiviazione, ha chiuso l’inchiesta relativa a movimenti sospetti di 23 milioni di euro su conti della banca vaticana Ior e ha archiviato la posizione dell’allora presidente Gotti Tedeschi che era stato iscritto nel registro degli indagati nel luglio di due anni fa, dai magistrari di piazzale Clodio per violazione delle norme antiriciclaggio. Per la stessa vicenda, invece, rimangono in piedi le accuse per il direttore e il vice direttore generale dello Ior, Paolo Cipriani e Massimo Tulli. Per loro inizierà un processo. Secondo il quadro accusatorio avrebbero “autorizzato operazioni finanziarie illecite”.

I difensori di Gotti Tedeschi, Fabio Marzo Palazzo e Stefano Maria Commodo, fanno sapere, in una nota che Gotti Tedeschi è “totalmente estraneo al modus operandi posto in essere dalla dirigenza operativa dello Ior”. Si legge infatti che “ha chiaramente operato per raggiungere un regime giuridico improntato a criteri e regole tali da scongiurare il ripetersi dei comportamenti dell’Istituto, omissivi ed ostativi all’adempimento degli obblighi di adeguata verifica rafforzata”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata