Lecco, 25 mar. (LaPresse) – Dal 2008 stornava parte dei tributi derivanti dalle affissioni pubblicitarie destinandoli a se stesso. Per questo D.S., 65enne presidente di una società di riscossione tributi a livello nazionale, è stato arrestato dalla guardia di finanza. Le investigazioni sono partite da una verifica fiscale intrapresa nei confronti di una società pubblicitaria. Seguendo il flusso di denaro tra il committente della pubblicità, la concessionaria, la società di affissione e la società di riscossione tributi, tutto sembrava nella norma. Dal riscontro tra la documentazione bancaria e le scritture contabili della citata società di riscossione, però, è emerso come il presidente avesse acceso due conti corrente presso altrettanti istituti di credito, intestandoli formalmente alla società di riscossione ma dimenticando di farli confluire nella contabilità ufficiale. Sui citati rapporti l’unico soggetto con la facoltà ad operare è risultato essere appunto D.S. che ha drenato parte del denaro – circa 7 milioni di euro – destinati agli enti locali legittimati a riceverli utilizzandoli per propri scopi personali: acquisto di automobili di lusso, viaggi, ristrutturazioni edilizie di appartamenti intestati a familiari, lingotti d’argento e monete d’oro. Ma l’hobby dell’uomo era l’allevamento di cavalli da rodeo. Infatti un milione e mezzo di euro è stato destinato a due ranch di sua proprietà (uno in Italia l’altro negli Stati Uniti) proprio per l’allevamento di cavalli da destinare al particolare sport. Sottoposti a sequestro denaro contante, lingotti d’argento e monete d’oro per un valore di oltre 100mila euro.
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