Milano, 20 mar. (LaPresse) – Antonio Giulio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde, e Pier Paolo Perez, capo dell'ufficio gare e appalti di Ilspa, sono stati arrestati oggi con l'accusa di associazione per delinquere, turbativa d'asta e truffa ai danni della Regione e falso. Ai domiciliari altre sei persone coinvolte nell'indagine: quattro avvocati, un ingegnere e un manager della società. Oltre a loro altre 9 professionisti e manager sono stati interdetti agli uffici direttivi delle società per le quali lavorano e all'esercizio della professione.
Ai domiciliari sono finiti Carmen Leo, Fabrizio Magrì, Maurizio Malandra, Sergio De Sio e Salvatore Primerano, tutti indagati a vario titolo per asserite modalità illecite degli affidamenti esterni di incarichi nei due settori dell'area consulenza legale e dei controlli degli appalti dal 2008 al luglio 2012 per alcuni milioni di euro. A spiegarlo sono stati il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati nel corso di un a conferenza stampa a cui hanno preso parte anche il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e i pm Antonio D'Alessio, Paola Pirotta che hanno coordinato le indagini.
"Il capo indiscusso del sodalizio è Antonio Rognoni". Lo scrive il gip Andrea Ghinetti in un passaggio dell'ordinanza di 243 pagine con la quale ha disposto l'arresto."La sua condotta – scrive ancora il gip – denota una non comune pervicacia ed al contempo disinvoltura nel momento in cii pianifica e coordina la consumazione di numerosissime condotte di reato. Tale spregiudicata disinvoltura nella esecuzione dei reati e il ruolo, che egli esige, di colui che tutto deve sapere e di colui che prende le decisioni strategiche anche illecite, rivelano un carattere di particolare pericolosità in relazione a talune azioni collusive realizzate in procedimenti di evidenza pubblica di enorme rilevanza strategica oltre che economica, tenuto conto (anche) del mancato interesse collettivo alla realizzazione di opere di rilevantissima consistenza e valore". Per questo per Rognoni, che "risponde di tutti i 70 capi preliminari d'incolpazione" e per lui si è resa necessaria la custodia cautelare in carcere.
L'ex dg di Infrastrutture Lombarde Alberto Rognoni, in concorso con il capo dell'ufficio progetti Pier Paolo Perez, l'avvocato Carmen Leo e la sua collaboratrice di quest'ultima Manuela Bellasio hanno turbato una gara per l'aggiudicazione servizi legali legati all'Expo 2015. È una delle gare d'appalto per servizi a Expo 2015 spa che, per i pm, sarebbe stata truccata anche se la società di gestione, come ha sottolineato il procuratore Edmondo Bruti Liberati "non c'entra nulla". È quanto emerge in un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Rognoni, Perez e altre 6 persone firmata dal gip Andrea Ghinetti. Per il magistrato, infatti, i quattro indagati "turbavano la gara avente a oggetto l'affidamento di servizi legali in relazione allo svolgimento delle attività tecnico amministrative di Infrastrutture Lombarde spa nel supporto e assistenza a Expo 2015 spa e al responsabile uno del procedimento dell'importo di 1,2 milioni di euro (al netto del ribasso d'asta) al fine di "procurare intenzionalmente ingiusto vantaggio al privato offerente" attraverso "collusione e anche con mezzi fraudolenti".

