Firenze, 20 gen. (LaPresse) – Arriva alle battute finali a Firenze il processo di appello bis per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto nel 2007 a Perugia. Oggi Raffaele Sollecito era presente in aula.
PROCURATORE: CHIEDE DI AUMENTARE CONDANNA KNOX PER DIFFAMAZIONE A 7 ANNI. Il procuratore Alessandro Crini ha confermato le richieste di condanna a 26 anni per l’omicidio per lui e per Amanda Knox, e ha chiesto alla corte di aumentare per quest’ultima la condanna per diffamazione da 3 a 7 anni.
PROCURATORE CHIEDE MISURA CAUTELARE. La sentenza della Corte d’assise d’appello di Firenze è attesa per giovedì 30 gennaio. “Qualora doveste ritenere – ha concluso Crini rivolgendosi alla Corte – di accogliere le mie richieste ne aggiungo una, quella di una misura che sia in grado di assicurare le possibilità di esecuzione della sentenza”.
LEGALE SOLLECITO: “SICURI DELL’ASSOLUZIONE”. “Siamo fiduciosi e sicuri che con le prove prospettate la corte non possa che arrivare a una sentenza di assoluzione”, ha commentato l’avvocato Luca Mauri, uno dei legali di Sollecito. “Il procuratore – ha spiegato – ha esordito affermando che l’alibi di Raffaele Sollecito era falso e fallito. L’alibi non solo non era falso ma neanche fallito. Il primo novembre 2007 dalle 18.26 fino alle 12 del giorno successivo è rimasto nella propria abitazione. Un nostro consulente ha potuto estrarre un clone del computer, dimostrando che quello che diceva la poilzia postale non era vero. Sollecito ha interagito col computer tutta la notte, e comuqnue sicuramente tra le 21 e mezzanotte”.
LEGALE SOLLECITO: STRESS PESANTE, MA SA DI ESSERE NEL GIUSTO”. Sollecito non è ancora certo di essere presente in aula per la sentenza il prossimo 30 gennaio. Per lui, ha continuato il legale, “lo stress psicologico è pesante. Sentire dire certe cose su di lui dal procuratore, un ragazzo che è stato quattro anni in carcere per dei fatti che non ha commesso… Lui è nella consapevolezza di essere nel giusto”. Circa la richiesta del procuratore di una misura cautelare, “per noi – ha detto Mauri – non c’è alcun problema”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata