Città del Vaticano (Vaticano), 26 dic. (LaPresse) – “Oggi preghiamo in modo particolare per i cristiani che subiscono discriminazioni a causa della testimonianza resa a Cristo e al Vangelo. Siamo vicini a questi fratelli e sorelle che, come santo Stefano, vengono accusati ingiustamente e fatti oggetto di violenze di vario tipo. E sono sicuro che oggi sono di più che agli inizi della Chiesa”. Lo dice Papa Francesco, prima dell’Angelus, da piazza San Pietro, ricordando il martirio di Santo Stefano.
“Questo accade specialmente là dove la libertà religiosa non è ancora garantita o non è pienamente realizzata. Accade però anche in Paesi e ambienti che sulla carta tutelano la libertà e i diritti umani, ma dove di fatto i credenti, e specialmente i cristiani, incontrano limitazioni e discriminazioni. Per il cristiano questo non fa meraviglia, perché Gesù lo ha preannunciato come occasione propizia per rendere testimonianza. Tuttavia, sul piano civile, l’ingiustizia va denunciata ed eliminata. Vorrei chiedere di pregare per questi fratelli e sorelle un attimo in silenzio tutti e li affidimo alla Madonna”, ha concluso il Papa.
“Davanti al Presepe, preghiamo in modo speciale per quanti soffrono persecuzione a motivo della fede”, ha scritto il Pontefice su Twitter nel giorno di Santo Stefano.
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