Roma, 22 dic. (LaPresse) – Prosegue la protesta dei migranti al Cie di Ponte Galeria, alle porte di Roma. Agli otto che si erano cuciti la bocca ieri (quattro tunisini e quattro marocchini) si sono aggiunti altri due tunisini. E’ quanto riferisce l’avvocato Salvatore Fachile, che difende alcuni dei migranti trattenuti nel centro. Solo due sarebbero ex detenuti, mentre gli altri otto sarebbero semplici richiedenti asilo sbarcati a Lampedusa un paio e la cui richiesta sarebbe stata rapidamente respinta. Sono transitati da un altro Cie per poi essere portati a Ponte Galeria per essere rimpatriati.
Al Cie si sono recati a fare visita oggi il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il suo vice, Luigi Nieri, e il presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato Luigi Manconi. “Le condizioni in cui versano i migranti presenti all’interno del Cie di Ponte Galeria sono inaccettabili”, ha scritto Nieri in una nota. “Nel corso della visita abbiamo parlato con 8 delle 10 persone che stanno dando vita a questa durissima e drammatica forma di protesta. Due di queste dieci persone, come ci è stato rappresentato, si trovano all’interno della struttura dopo aver dopo aver interamente scontato una pena in carcere. Gli altri 8 sono giunti qui direttamente da Lampedusa. Tutti denunciano le difficili condizioni di vita all’interno del centro e ritengono intollerabile che, per illeciti amministrativi, debbano scontare una pena così dura, simile alla detenzione. Non riescono ad accettare che, dopo aver sfidato la morte per fuggire da fame, carestie e persecuzioni, il nostro Paese li accolga in questo modo. Altre persone si stanno aggiungendo alla protesta e la situazione si fa sempre più drammatica ogni ora che passa”.
“Gli abbiamo chiesto – prosegue – di interrompere questo atto estremo che è divenuto anche uno sciopero della fame, ma non hanno intenzione di fermarsi. Sono determinati a battersi per le loro ragioni. Di fronte a questo disperato appello appare ancora più evidente che i diritti dei migranti e il superamento di una legge ignobile come la Bossi-Fini devono essere considerati una priorità per il nostro Paese”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata