Napoli, 24 ott. (LaPresse) – E’ stato arrestato a Caserta Antonio Schiavone, fratello di Francesco Schiavone detto Sandokan. Insieme a lui anche Francesco e Aniello Bidognetti. L’accusa è di omicidio, aggravato dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l’organizzazione di stampo mafioso dei Casalesi. Gli arresti sono l’esito di una complessa indagine coordinata dai magistrati della procura della Repubblica di Napoli – Direzione distrettuale antimafia, la squadra mobile di Caserta e personale del servizio centrale operativo e del servizio polizia scientifica della polizia di stato.
La misura cautelare rappresenta l’ulteriore epilogo di un’accurata indagine, coordinata dalla Dda di Napoli e condotta dalla squadra mobile di caserta, riguardante l’omicidio di Aldo Scalzone, avvenuto il 20 ottobre 1991 a Casal di Principe. Per tale omicidio la corte di assise di S. Maria C.V. aveva già emesso, il 29.10.2004, una sentenza di condanna all’ergastolo nei confronti di Francesco Schiavone , detto Sandokan, del fratello Walter e di Giuseppe Diana , detto ‘cuoll e paper’, e a tredici anni di reclusione nei confronti Franco Di Bona.
Il movente dell’omicidio di Scalzone si inquadra nel contesto della violenta faida che all’epoca, nei primi anni ’90, contrapponeva il gruppo Schiavone-Bidognetti a quello De Falco-Quadrano-Caterino, essendo Scalzone un imprenditore strettamente legato a Vincenzo De Falco, ucciso poco tempo prima. E’ stato anche confermato, secondo la ricostruzione accusatoria, il coinvolgimento, in qualità di mandante, di Francesco Bidognetti, detto ‘Cicciotto e mezzanott’, e quello svolto dal suo primogenito Aniello. Dalle ricostruzioni sembra che Antonio Schiavone , fratello minore di Sandokan, ebbe un ruolo centrale nell’omicidio voluto dai due capi clan all’epoca detenuti.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata