Milano, 30 set. (LaPresse) – Il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati ha fatto sapere con una nota che “con un procedimento depositato in data odierna, in accoglimento della richiesta avanzata dalla procura ed a scioglimento della riserva assunta, il gip presso il tribunale di Milano ha disposto l’archiviazione” del fascicolo aperto contro ignoti “relativo a tutti i filoni di indagine relativi alla strage di Piazza Fontana”.

In particolare il gip Fabrizio D’Arcangelo ha archiviato l’ultima indagine che puntava ad accertare se fosse fondata l’ipotesi avanzata dal giornalista Paolo Cucchiarelli nel suo libro dal titolo ‘Il segreto di piazza Fontana’. Il giornalista ipotizzava che fossero state messe due bombe all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura e non un solo ordigno. Nella strage del 12 dicembre del 1969 morirono 12 persone e ne furono ferite altre 88.

“Il fatto che, a distanza di oltre 40 anni da quel tragico 12 dicembre 1969, e dopo la celebrazione di vari processi, la strage di piazza Fontana non abbia visto alcun colpevole punito non puo’ che determinare una generale insoddisfazione, sia sul piano giuridico che su quello sociale”, scrive D’Arcangelo in un passaggio delle 90 pagine di motivazioni del provvedimento col quale ha archiviato gli ultimi filoni d’inchiesta sulla strage.

L’insoddisfazione è “uno stato d’animo – osserva il gip – e di un rilievo non certo attenuati dal fatto che Carlo Digilio sia stato riconosciuto in via definitiva colpevole della strage e che di Freda e Ventura, pur in precedenza definitivamente assolti, si parli in motivazioni di sentenze successive come responsabili della strage”. Digilio è stato prosciolto per prescrizione il 30 giugno 2011 ma questa sentenza “non è stata impugnata da Digilio ed è quindi divenuta definitiva – osserva il gip – quindi si può dire che la sua responsabilità è stata accertata”.

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