Palermo, 26 set. (LaPresse) – Entra nel vivo oggi nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo il processo per la trattativa Stato-mafia. All’udienza, dopo la lunga pausa estiva, la relazione introduttiva dei pm Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia. Ad attendere davanti all’aula un gruppo di giornalisti, per ora non numeroso, e Salvatore Borsellino con alcuni esponenti del movimento ‘Agende Rosse’. Il fratello del magistrato ucciso sarà tra il pubblico in quanto la sua richiesta di costituirsi parte civile non è stata ammessa dalla Corte di assise davanti alla quale si celebra il processo.
Nell’aula bunker dell’Ucciardone è arrivato anche l’ex magistrato Antonio Ingroia nelle vesti di avvocato e non di pm. Ingroia, leader di Azione Civile, è il legale dell’Associazione nazionale Vittime di via dei Georgofili, costituita parte civile nel processo Stato-mafia. “Oggi non parlerò – ha detto l’ex pm – ma in ogni caso mi sento come al primo giorno di scuoa”. Ingroia, appena arrivato nell’aula bunker, ha subito raggiunto il gruppo dei pm. È stato anche salutato da molti degli avvocati presenti che gli hanno dato il benvenuto come collega.
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