Bari, 3 set. (LaPresse) – Maxi sequestro dei Nas in Puglia che, nell’ambito di una serie di ispezioni presso aziende agricole, hanno messo i sigilli a 42mila litri di latte fresco e a 130 tonnellate di altri alimenti. In campo dieci squadre del nucleo specializzato dei militari che, d’accordo col ministro della Salute Beatrice Lorenzin, hanno predisposto una serie di controlli straordinari tra le province di Foggia, Bari e Taranto.

Sotto sequestro sono finite oltre 48 tonnellate di pomodori posti all’essiccazione al sole su telai creati con tondini di ferro arrugginiti e reti in materiale plastico non idonei all’uso alimentare, esposti a diretto contatto con l’aria senza alcuna protezione dall’azione infestante di insetti ed animali, dalle intemperie e dalle contaminazioni di agenti atmosferici; i sigilli sono stati posti anche su 79 tonnellate di conserve di pomodoro e vegetali (tra cui peperoni e carciofi) ed alimenti vari confezionati e non (tra cui sacchi di riso e farina, peperoncino, pollo e pesce congelati, acqua e birra) prodotti o detenuti in precarie condizioni igienico-sanitarie ed in depositi non autorizzati.

Sequestri anche in tre negozi gestiti rispettivamente da un rumeno, un pachistano ed un bengalese, per complessivamente circa 1 tonnellata di alimenti preconfezionati di varia tipologia (peperoni, ketchup, tonno, pasta, burro, yogurt, cioccolata, sottaceti, croissant, couscous, birra, vino, thé, ecc.) poiché sprovvisti di indicazioni in lingua italiana; bloccato il commercio anche di oltre mezza tonnellata di pasta alimentare fresca all’uovo con ripieno a base di carne (tortellini, ravioli, cappelletti) detenuta a temperatura ambiente anziché a temperatura refrigerata.

D’accordo con l’ASl, i Nas hanno sospeso 4 attività (due aziende agricole, una ditta di conserve vegetali ed un deposito di alimenti etnici) prive della dichiarazione di inizio attività e in precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali.

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