Trento, 13 ago. (LaPresse) E’ accusato di “omicidio aggravato da premeditazione, occultamento di cadavere e porto abusivo di coltello” l’avvocato veronese Vittorio Ciccolini, arrestato per aver ucciso la sua ex fidanzata Lucia Bellucci, dopo una cena in un ristorante a Mortaso di Spiazzo (Trento), strangolandola e accoltellandola, e di averne occultato il corpo trovato poi nell’auto del professionista a Verona. Lo ha detto il procuratore capo di Trento Giuseppe Amato ai microfoni del Gr Rai del Trentino.
Sull’arma del delitto il procuratore di Trento Amato ha spiegato che “c’è stato questo tentativo o questo strangolamento della ragazza e poi queste coltellate”. Lucia Bellucci, 31 anni, era di Pergola (Pesaro), ma viveva a Pinzolo Madonna di Campiglio, in provincia di Trento. Era stata vista l’ultima volta venerdì sera al ristorante Mezzo Soldo di Spiazzo dal quale si era allontanata con l’avvocato Ciccolini a bordo di una Bmw serie 1 cabrio grigia.
“Abbiamo pensato alla premeditazione del delitto – ha spiegato Amato – sulla base di alcune lettere sequestrate nella autovettura che sono retrodatate rispetto alla data dell’omicidio e che dalla lettura di queste lettere, dalla logica di queste lettere, è possibile desumere una sorta di preordinazione di ciò che poi si è verificato”.
“Si tratta di lettere indirizzate ad alcune persone legate da rapporti con la vittima”, ha aggiunto il procuratore Amato, precisando che sono state sequestrate dai carabinieri di Verona. Il procuratore capo di Trento ha anche aggiunto che “non ci risultano dagli accertamenti fatti che ci siano denunce che configurino un reato di stalking di Ciccolini, né presso autorità giudiziaria né presso le forze di polizia, allo stato. E mi sembra che questi accertamenti siano già pertinentemente approfonditi”.
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