Torino, 26 giu. (LaPresse) – Una truffa da 10 milioni nei lavori per la Metropolitana Automatica di Torino è stata scoperta dai finanzieri del comando provinciale di Vercelli. Quattro persone sono state denunciate per truffa aggravata ai danni dello Stato. I denunciati sono i responsabili delle due aziende coinvolte, il direttore dei lavori e il direttore tecnico. Parte lesa è la Gtt (Gruppo torinese trasporti), la municipalizzata posseduta interamente dal Comune del capoluogo piemontese. A ottenere l’appalto per i lavori di un tratto di galleria della metropolitana, per un valore di 20 milioni di euro, era il consorzio formato dalle due societa: al 52% l’impresa vercellese, al 48% quella torinese. I finanzieri sono venuti in possesso di un documento segreto con il quale le due aziende si mettevano d’accordo e stabilivano che solo la seconda avrebbe fatto i lavori. La prima, che possiede particolari qualifiche tecniche grazie alla sua specializzazione nella costruzione di gallerie (e grazie alle quali il consorzio si era aggiudicato i lavori), si limitava a comparire nel contratto. In cambio di questo intascava una percentuale pari a circa lo 0,5% del valore dell’appalto.
Durante i lavori, una frana ha costretto l’azienda torinese a intervenire per stabilizzare il terreno. Ha dichiarato di aver utilizzato una notevole quantità di speciali resine sintetiche e barre metalliche, necessarie per rinforzare il sito: oltre due chilometri e mezzo di barre metalliche e circa centodieci tonnellate di speciali resine chimiche, con conseguente incremento dei costi di realizzazione, per circa 1 milione e 250mila euro. Materiale che, hanno accertato i finanzieri, non era mai entrato in cantiere. Ammesso il fatto, l’azienda torinese ha già restituito i fondi ottenuti con la fatturazione di questo materiale mai impiegato. Resta l’inchiesta sull’appalto.
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