Viterbo, 25 giu. (LaPresse) – Vasta operazione antidroga dei carabinieri di Roma e Viterbo, dove sono state colpite da ordinanze di custodia cautelare, tra arresti in carcere e a i domiciliari, 61 persone. Impiegati per il maxi blitz più di 400 carabinieri, oltre 100 mezzi, unità cinofile ed un elicottero tra le città di Viterbo e Roma. Arresti effettuati anche a Latina, ad Ascoli Piceno ed a Milano. Oltre 110 le perquisizioni. L’indagine, iniziata a giugno 2012, è stata condotta dai carabinieri di Viterbo coordinati dal sostituto procuratore Renzo Petroselli e ha consentito di smantellare una vasta rete dedita al traffico di sostanze stupefacenti.
Al centro dell’indagine una famiglia che gestisce un agriturismo ed alcuni forni nel viterbese, utilizzati per l’occultamento dello stupefacente, che in gran parte veniva importato da Roma, e la lavorazione ed il taglio delle sostanze: in particolare una droga che si è recentemente diffusa tra i più giovani, denominata ‘Amnè’, ottenuta da alcune qualità di marijuana imbevute di eroina e metadone, che oltre a creare rapida dipendenza provoca negli assuntori pericolosissime amnesie.
In provincia di Viterbo i militari hanno operato, oltre che nel capoluogo, anche nei comuni di Tuscania, Marta, Montefiascone, Arlena di Castro e Capodimonte, mentre a Roma nei quartieri San Basilio, Cassia, Olgiata, Monte Mario, Trionfale e Acilia, e sul litorale ad Ostia ed a Civitavecchia. Durante lo sviluppo dell’attività di indagine, denominata ‘operazione Drum’ e giunta oggi al suo epilogo, erano già stati arrestati in flagranza di reato 11 pusher e sequestrate rilevanti quantità di sostanze stupefacenti di varia tipologia.
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