Roma, 21 giu. (LaPresse)- Nei primi cinque mesi dell’anno la guardia di finanza ha scoperto 3.506 evasori totali, tra cui anche persone e società solo formalmente residenti all’estero e che non dichiarano nulla in Italia. Quasi 5,5 miliardi di euro sono stati recuperati a tassazione, nello stesso periodo, sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, attuata attraverso condotte che vanno dalla fittizia residenza all’estero alle stabili organizzazioni non dichiarate, da pratiche di ‘transfer pricing’ a sofisticate manovre elusive. Questi i dati resi noti in occasione del 239esimo anniversario della fondazione del Corpo. Nel settore della lotta all’evasione, grande attenzione è stata rivolta alle ‘frodi carosello, truffe realizzate con il coinvolgimento di altri Paesi comunitari e la costituzione di società ‘cartiere’, cioè ‘scatole vuote’ prive di reale struttura operativa e create con l’unico scopo di emettere fatture false. Dall’inizio dell’anno sono stati denunciati 286 responsabili di frodi ‘carosello’ con un’evasione all’Iva per oltre 317 milioni di euro. “L’azione contro i patrimoni illecitamente accumulati ed a garanzia della pretesa erariale – spiegano le fiamme gialle – trova riscontro nei sequestri già eseguiti, pari a 645 milioni, ed in quelli proposti all’autorià giudiziaria, pari a 970 milioni, oltreché nell’elevato numero di adesioni spontanee dei contribuenti ai rilievi mossi dai reparti del corpo, per 455 milioni di euro sottratti al fisco”.
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