Roma, 19 giu. (LaPresse) – Gli studenti delle scuole superiori italiane si aspettavano D’annunzio o Pirandello. Invece la maturità 2013 sarà ricordata come la prova di Claudio Magris. La prima traccia, sottoposta oggi ai maturandi, quella di analisi del testo, proponeva infatti un estratto della Prefazione di ‘L’Infinito viaggiare’, pubblicato nel 2005. “Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. – si legge nella prima traccia di questa maturità 2013 – Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo”. Si tratta di un testo dedicato all’idea del viaggio, tema sicuramente suggestivo.
Ai maturandi si chiedeva di riassumere il contenuto del testo, analizzarlo e proporre un’interpretazione complessiva del testo, facendo riferimento anche a esperienze personali. L’autore, Claudio Magris, nato nel 1939, è uno scrittore germanista originario di Trieste. Studioso della cultura mitteleuropea e del mito asburgico, è anche autore di narrativa. La scelta di Magris è sicuramente innovativa: per la prima volta il Ministero ha optato per un autore vivente. Ma la proposta di Magris ha suscitato molte polemiche, soprattutto sul web, anche perché nelle scuole superiori l’insegnamento della letteratura nel Novecento è molto sacrificato se non quasi assente. Magris non sarà ricordato sicuramente con affetto dagli alunni. Come testimonia il tweet di Genio78, gettonatissimo in rete. “La prima prova è su Magris. Scrittore e germanista, divenuto famoso nel 2013 per aver fatto bestemmiare migliaia di studenti alla maturità”.
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