Roma, 31 mag. (LaPresse)- Una busta contenente una lettera di minacce e una polvere bianca, simile a zucchero, che conteneva anche una stella a cinque punte e la firma ‘Nuove brigate Rosse’, è stata recapitata intorno alle 13 nella sede della regione Lazio. La lettera era indirizzata al governatore, Nicola Zingaretti ed è stata aperta da un’impiegata.
All’interno, su un foglio A4, c’erano frasi generiche, a tratti farneticanti, scritte a mano contro i politici. In un passaggio si metteva in guardia anche dal contenuto della busta. Infatti si parla di “veleno” che a contatto con l’aria avrebbe provocato “uno choc anafilattico” e un’agonia dai “tre minuti alle tre ore”. La segretaria che ha aperto la busta è stata portata allo Spallazzani solo in via precauzionale. La sostanza bianca sarà analizzata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Eur, della stazione Garbatella e del nucleo investigativo di via In Selci.
La procura di Roma, come atto dovuto, e quindi senza ipotesi di reato, ha aperto un fascicolo sulla busta, anche se, stando a quanto si apprende, chi indaga non ritiene che le minacce siano “attendibili”. Si sta analizzando la polvere bianca che, nonostante sia stata segnalata nella lettera come ‘zucchero misto a veleno’, potrebbe non contenere alcuna sostanza nociva.
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