Milano, 13 mag. (LaPresse) – Quattro bottiglie di plastica piene di benzina sono state trovate stamane di fronte alla sede di un centro che accoglie rifugiati, gestito dalla Arca onlus, a poca distanza dal quartiere Niguarda di Milano, la stessa zona dove sabato un ghanese di 31 anni ha aggredito a colpi di piccone cinque persone. Accanto alle bottiglie, alcuni stracci disposti per terra, che avrebbero potuto essere inseriti nelle bottiglie e incendiati, in quello che appare con tutta evidenza un gesto indimidatorio. A chiamare i carabinieri sono stati gli operatori dell’associazione, intorno alle 11. Il centro per rifugiati, che si trova in via Fortunato Stella 5, è stato oggetto anche di un tentativo di effrazione nella notte. Lo hanno riferito gli operatori del centro ai carabinieri, spiegando che chi dormiva nella struttura è stato svegliato dai rumori. Non hanno però ritenuto di chiamare subito le forze dell’ordine. Non è chiaro se i due fatti, le bottiglie incendiarie ritrovate stamane e il tentativo di effrazione, siano collegati.
“Non abbiamo mai ricevuto minacce, il centro stesso adesso è solo una cucina che utilizziamo per preparare le diverse centinaia di pasti che poi vengono distribuiti alle altre strutture che gestiamo”, spiegano gli operatori della onlus Progetto Arca. “Fino a marzo – aggiungono – la struttura ospitava migranti del progetto nazionale di emergenza nord Africa, poi fino al 15 aprile i locali sono stati destinati al piano freddo per senza dimora del comune di Milano. Ma da circa un mese è solo una cucina”.
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