Taranto, 7 mag. (LaPresse) – Fim, Fiom e Uilm “considerano di estrema gravità quanto accaduto nelle operazioni di primo soccorso”. Così le segreterie dei sindacati commentano l’incidente verificatosi nell’acciaieria numero 1 presso il convertitore 3 dell’Ilva di Taranto, che ha visto coinvolto il lavoratore Benedetto Montemurro della manutenzione divisionale di acciaieria. I sindacati, dopo quanto accaduto, “nel richiamare l’azienda alle sue responsabilità, dichiarano uno sciopero di stabilimento a partire dalle ore 11, odierne, fino alle ore 7 del giorno 8 maggio 2013”. “Ci riferiamo in particolar modo alla mancanza di un piano di evacuazione, che l’azienda è obbligata a mettere in atto, in particolar modo nelle operazioni di manutenzione impianti – continuano ancora i sindacati – La mancanza di quanto denunciato ha ritardato, di circa 2 ore e mezza, le operazioni di salvataggio dello stesso lavoratore, dall’interno del convertitore 3. Quanto accaduto conferma un atteggiamento dell’azienda di totale sottovalutazione, rispetto al tema della sicurezza. In una fase così delicata e importante, nonostante gli infortuni mortali degli ultimi mesi e il pressante impegno di Fim – Fiom – Uilm, delle Rsu e delle Rls, ancora oggi, l’Ilva continua a non fornire le risposte che i lavoratori attendono”.

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