Roma, 29 apr. (LaPresse) – Gli inquirenti che indagano sul gesto di Luigi Preiti, l’uomo che ieri ha fatto fuoco davanti a Palazzo Chighi ferendo due carabinieri, di cui uno in modo grave, sono certi: ha agito nel pieno delle sue capacità e per questo non intendono chiedere la perizia psichiatrica.
L’interrogatorio di garanzia potrebbe, quindi, essere svolto già nella giornata di domani. Alla luce dei primi accertamenti gli inquirenti si dicono convinti che Preiti abbia agito nel pieno delle sue capacità ma che la sua azione, “pianificata già da 20 giorni”, rientri nel comportamento di “un esibizionista”.
All’uomo, inoltre, potrebbero essere contestate alcune aggravanti tra cui quella di aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale o una persona incaricata di pubblico servizio. Lo si apprende da fonti di piazzale Clodio. I capi di accusa contestati sono tentato omicidio, porto e detenzione d’arma e munizioni clandestine.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata