Caltanissetta, 16 apr. (LaPresse) – Otto persone sono state arrestate a Caltanissetta su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nell’ambito delle indagini sulla strage di Capaci. I provvedimenti cautelari sono stati decisi dal giudice per le indagini preliminari. In corso anche perquisizioni. Gli inquirenti hanno ricostruito le fasi preparatorie e quelle esecutive della strage avvenuta il 23 maggio 1992, nella quale persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicilli, Vito Schifani e Antonio Montinaro. Secondo la Dia è stato “squarciato il velo d’ombra” nel quale erano rimasti alcune persone, prima d’ora mai sfiorate dalle inchieste sulla strage. A portare gli inquirenti verso le otto persone fermate oggi sono state anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, reggente del mandamento mafioso di Brancaccio e fedelissimo dei fratelli Graviano, legati alla strage di via D’Amelio. Spatuzza, oltre ad ammettere il proprio coinvolgimento nella fase esecutiva dell’attentato, ha fornito agli investigatori nuovi elementi che dimostrerebbero il coinvolgimento di otto, tra boss e gregari, mai prima d’ora sfiorati dalle inchieste.

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