Washington (Usa), 13 mar. (LaPresse) – “Mi sembra che un Papa americano presiederebbe in modo altrettanto efficace rispetto a un Papa polacco, o italiano o del Guatemala”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, nel corso di un’intervista esclusiva alla Abc. Sono molti gli analisti che hanno fatto notare come l’elezione di un Papa statunitense potrebbe avere risvolti politici. Un pontefice di nazionalità Usa, temono alcuni, potrebbe ascoltare più il governo di Washington che la comunità cattolica mondiale. E su questo Obama ha voluto rassicurare. “Vi garantisco, non so se ve ne siete accordi ultimamente – ha aggiunto il presidente – che la Conferenza episcopale degli Stati Uniti non sembra prendere ordini da me”. Il nuovo pontefice, ha voluto aggiungere Obama, avrà “un enorme e positivo impatto sul mondo”.
I contrasti tra l’amministrazione e i vescovi americani non sono stati pochi negli ultimi anni. Tra i più critici il cardinale Timothy Dolan, che si è schierato con forza contro la riforma sanitaria, nel punto in cui chiede ai datori di lavoro di offrire assicurazioni mediche che coprano anche i metodi di controllo delle nascite. “L’unica cosa a cui certamente non siamo preparati – disse lo scorso novembre l’arcivescovo di New York – è a cedere. Non violeremo le nostre coscienze”.
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